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SBT: Cosa sono i Soulbound Token?

Tecnologia e guadagni, non solo bitcoin, ethereum e tether: sbarcano sul mercato i Soulbound tokens (SBTs).

Non sono propriamente una criptovaluta, non si tratta di veri e propri cyberdollari, ma di un asset digitale, a metà strada tra una criptomoneta e un’identità nel Metaverso.

Gli SBTs sono il futuro della finanza, l’evoluzione dell’economia telematica per come la conosciamo. Di recente nascita e dallo sviluppo ancora assai incerto, da qualche settimana i Soulbound tokens sono balzati agli onori della cronaca per l’apprezzamento espresso da Vitalik Buterin, fondatore di Ethereum

In un post sui social del 26 gennaio, Buterin ha aperto ad una nuova tipologia di NFT, non più scambiabili e del tutto non trasferibili.

Al momento l’unico prodotto finanziario che risponde a queste esigenze sono i SBTs, cioè i soulbound tokens non trasferibili.

Ma a cosa serve un token non commercializzabile? Qual è la differenza tra NFT e SBTs? È possibile guadagnare con i soulbound tokens? E la privacy è rispettata?

Vediamo insieme cosa sono i soulbound tokens, perchè utilizzarli e come trarne profitto.

Tabella dei Contenuti

Cosa sono i Soulbound tokens?

Cosa sono i soulbound tokens

I soulbound tokens, noti con l’acronimo di SBTs, sono token di ultimissima generazione che appartengono alla classe degli NFT, ovvero i non fungible token.

Si tratta di prodotti non fungibili, non trasferibili, non commercializzabili, che corrispondono ad una proprietà digitale corredata da un codice univoco di possesso.

Tradotto dall’inglese, i soulbound token sono oggetti legati all’anima.

Il nome trae spunto dal famosissimo videogioco World of Warcraft all’interno del quale una classe di oggetti bloccata, che non può essere condivisa con altri giocatori o alienata con i player si chiama proprio soulbound.

In World of Warcraft gli oggetti soulbound si ottegono una volta superate sfide particolari e il giocatore ottiene un oggetto soulbound e questo sarà per sempre suo, lo renderà unico, speciale, diverso rispetto agli altri player.

È esattamente questa la filosofia che ispira il mondo dei SBTs.

Un item che rende il proprietario esclusivo nel rapporto con gli altri.

Chi possiede un soulbound token ha una proprietà unica, che non può essere condivisa, trasferita, alienata o banalmente venduta.

Nel mondo delle cripto, i SBTs equivalgono a polizze, certificati, documenti garantiti da un codice univoco.

È il concetto di proprietà digitale perpetua espresso ai massimi livelli, è il possesso di determinati oggetti virtuali, non sostituibili, non commercializzabili, assistito da garanzie specifiche e relativo a momenti particolari della vita.

Per ogni occasione, evento, ricorrenza, giornata memorabile c’è un Soulbound specifico.

La collezione di SBTs di ognuno racconta la sua storia privata, personale e ne celebra i successi, anche se in via digitale.

Dunque, gli SBTs possono essere un Cv, cioè un curriculum vitae che comprende tutte le esperienze professionali certificate ma anche un album dei ricordi che riassume le stagioni del suo proprietario.

Perché utilizzare i Soulbound Token o SBTs?

SBTs

Abbiamo visto che gli SBTs sono gli unici token che, pur non essendo commerciabili o trasferibili, hanno un valore.

Sono titoli di possesso digitale, credenziali, certificati, attestati che parlano del loro proprietario, tessendone le lodi dal punto di vista sociale.

Proprio come un passaporto o una patente, sono un documento di riconoscimento legato a una e una sola identità digitale, testimoniandone il suo valore sociale e professionale.

Proprio per questo ogni token ha un codice unico e irripetibile, un gettone che appartiene al singolo e non può essere venduto perché non può adattarsi a nessun’altra persona nel mondo.

Utilizzare i Soulbound tokens è utile soprattutto dal punto di vista delle relazioni digitali: arricchiscono il cv, costruiscono una fama, contribuiscono a integrare la nostra identità sul web, un mondo dove essere e esistere sono davvero imprese impossibili.

Come funzionano i Soulbound token?

Soulbound token funzione

I Soulbound token funzionano in maniera davvero elementari: una volta acquisiti, per ognuno degli SBTs verrà assegnato un codice univoco che sarà legato all’identità digitale.

La creazione, attribuzione e diffusione degli SBTs è un’operazione end to end, un circuito chiuso.

Soltanto i creatori di soulbound token possono inviarli alle varie soul, cioè agli indirizzi dei proprietari.

I detentori di SBTs li assumono in un portafoglio perpetuo, noto proprio come Soul, che dura tutta la vita, che non può essere forzato, venduto, trasferito nè a persone fisiche, nè in mercati secondari.

Qual è la differenza tra SBTs e NFT?

diffferenza Soulbound token NFT

Pur essendo i soulbound token un tipo di NFT, anche se di ultimissima generazione, di base le differenze sono enormi.

Gli NFT, ovvero i non fungible token, sono unici eppure interscambiabili.

Possono, infatti, essere trasferiti da un utente a un altro attraverso vendita, donazione o scambio. Inoltre hanno una quotazione monetaria effettiva e vengono normalmente detenuti in un portafoglio standard qualsiasi, a patto sia specifico per criptovalute e supporta il sistema NFT.

Invece i Soulbound token, pur essendo NFT, non sono trasferibili, alienabili o commercializzabili: chi li detiene, ne avrà la proprietà perpetua.

Gli SBTs sono visibili in ogni momento, la fonte è rintracciabile praticamente sempre e da tutti, chiunque può verificarne provenienza e autenticità.

Vengono conservati in un wallet particolare, un portafogli chiamato Soul che non può essere in nessuno modo manomesso.

Non hanno valore commerciale, o meglio non c’è un controvalore oggettivo visto che non è previsto lo scambio per gli SBTs.

Soulbound e privacy

Soulbound privacy

A differenza di tutte le principali criptovalute e di ogni sistema di pagamento virtuale, protetto da anonimato e garantito nella più stretta riservatezza, gli SBTs sono espliciti.

È nota, chiara, espressa, visibile l’identità digitale cui fanno riferimenti.

Anzi, è suggerita la trasparenza estrema: gli SBTs raccontano la storia dei loro proprietari, per cui devono essere immediatamente visibili.

Non c’è questione di privacy che tenga nel mondo degli SBTs: certificano un’esperienza di chi li possiede per cui sono pensati e strutturati per essere visti praticamente da tutti.

Guadagnare con i Soulbound token

Guadagnare con i Soulbound token

Guadagnare con i soulbound token è difficile ma non impossibile: non essendo scambiabili, non possono essere smerciati o venduti in via diretta.
La mancanza di trasferibilità degli SBTs incide di gran lunga sul loro valore commerciale, al momento sconosciuto e di difficile interpretazione.

Possederli rappresenta un buon investimento a livello soggettivo, personale, emotivo.

Arricchiscono chi ne ha la proprietà, in qualche modo lo descrivono come persona e come professionista, parlano di lui, delle sue imprese sul lavoro, del suo carattere, come fossero le stelle di un membro dell’esercito, più ne hai, più vali.

Va da se che un’identità digitale provvista di molti SBTs godrà di una considerazione e dunque anche di un credito maggiore agli occhi degli investitori rispetto a una che, invece, è carente o non ha affatto soulbound token.

Quanto alla capacità dei SBTs di diventare in futuro una possibile fonte di guadagno per chi li emette o per chi li detiene si discute e si continuerà a discutere ancora a lungo.

C’è una sola certezza: se un visionario come Vitalik Buterin è pronto a scommetterci, c’è da fidarsi.


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Chi è Andrea Biancolli

Andrea Biancolli è un Nomade Digitale, appassionato di nuove tecnologie e nel mondo Blockchain e del web3 dal 2016.

È un Self Publisher ed investitore di successo nel mondo NFT e grazie a questa sua dote, durante gli anni si è formata intorno a lui una community di persone interessate agli NFT, conosciuti come gli Akers.

È inoltre autore del libro “Ma che Sei un Aker: gli NFT Spiegati a Modo Mio” disponibile su Amazon

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